PER UNA ‘NUOVA’ SOSTENIBILITA’ DAL CENTRO DEL MEDITERRANEO

by redazione
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Si è conclusa Ustica Blue Days, una 3 giorni di eventi che ha coniugato sport, diritti e scienza per dar voce ai tanti modi di intendere la sostenibilità

Sport e scienza si sono incontrate per 3 giorni al centro del Mediterraneo, sull’isola di Ustica, per offrire nuovi sguardi e prospettive sul mondo della sostenibilità. Era la prima edizione di Ustica Blue Days, la manifestazione che dal 23 al 25 luglio ha voluto dare voce ai tanti modi di intendere sostenibilità, dalle nuove tecnologie al servizio dell’uomo alla necessità di intraprendere nuovi sforzi per arrivare a una più ampia inclusività sociale.

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“Ustica Blue Days – ha commentato Salvatore Militello, sindaco di Ustica – ha suscitato negli addetti ai lavori, nelle componenti politiche, sociali e nei cittadini un interesse crescente e meditato attorno alle problematiche della ‘sostenibilità’’. “Ustica, in prospettiva futura, dovrà essere vista – ha aggiunto – come un laboratorio di idee e di progetti in cui asset economici e strategici si svilupperanno di pari passo con la tutela ambientale”.

Tre i pilasti su cui si è basata l’intera iniziativa – ambiente, diritti e scienza – tre grandi temi che hanno dato ispirazione ai tanti ricercatori protagonisti del convegno scientifico trasmesso in streaming, che ha visto la partecipazione tra i tanti anche di Simona Bonafè, Eurodeputata Commissione per l’Ambiente, la Sanità Pubblica e la Sicurezza Alimentare, Paolo Dario, Prorettore all’Innovazione della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Direttore Scientifico ARTES 4.0, e Maurizio Carta, Urbanista, Architetto e Professore dell’Università degli Studi di Palermo. Numerosi interventi in cui sono stati esplorati alcune delle grandi sfide scientifiche imposte dai cambi climatici e una maggiore sostenibilità: “Il rapporto tra uomo e ecosistema oggi più che mai impone una analisi approfondita di una delle scomode eredità di questa nuova era: l’inquinamento da plastica” ha detto in apertura del convegno Marco Faimali, direttore dell’Istituto per lo studio degli impatti Antropici e Sostenibilità in ambiente marino del CNR. “Una ricerca di soluzioni non più procrastinabile”, ha aggiunto. “In linea con gli obiettivi globali di sviluppo sostenibile dell’ONU, e verso un’industria europea sostenibile, incentrata sull’uomo e resiliente, dobbiamo tornare ai villaggi, nel ripensare l’umanità? E come “consentire” ai cittadini di vivere in un piccolo ambiente intelligente senza servizi e tecnologie? Anche i piccoli borghi devono essere interessati da una grande trasformazione, smart e digitale: aspetti di grande complessità in territori spesso marginali, al centro del Mediterraneo che necessita grande attenzione anche dal punto di vista ambientale e non solo”, ha spiegato Paolo Dario, Prorettore all’Innovazione per la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.

Quindici sono stati i protagonisti della traversata a nuoto. La 30 Miglia per Ustica, tra il Circolo Velico di Sferracavallo (www.circolovelicosferracavallo.it) a Palermo e il porticciolo di Ustica dove dopo 54 chilometri di staffetta e 18 ore in mare sono stati accolti calorosamente da pubblico e istituzioni isolane. Nuotatori esperti provenienti da tutta Italia che nel loro sforzo hanno voluto anche portare tante istanze per una sostenibilità dell’ambiente e dei diritti. Come Salvatore Cimmino, nuotatore disabile ideatore di innumerevoli traversate a nuoto nei mari di tutto il mondo per lanciare un appello contro le discriminazioni e per una maggiore diffusione delle tante nuove tecnologie già esistenti che potrebbero realmente aiutare milioni di persone a vivere in forma più inclusiva.

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Tante iniziative sull’isola, come il giro in kayak per raccogliere la plastica trasportata dal mare anche lungo le coste di Ustica, che hanno coinvolto anche i turisti. “Visto il bilancio positivo di queste giornate si sta già pensando all’edizione del prossimo anno coinvolgendo stakeholders diversificati ma con obiettivo comune volto allo sviluppo socio-economico incentrato sulla sostenibilità tout-court”, ha detto Davide Bruno, direttore dell’Area marina protetta Isola di Ustica.

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“Con Giulia Noera e Cristina De Tullio, insieme a Davide Bruno Direttore dell’Area marina protetta Isola di Ustica, abbiamo voluto sviluppare un progetto che mira a riportare attenzione sul nostro Mediterraneo, ecosistema di fondamentale importanza per gli equilibri climatici dell’intero pianeta e bacino di attraversamento di importanti flussi migratori. Per questo lo attraverseremo a nuoto, portando simbolicamente con la nostra staffetta un messaggio di rispetto per la Natura, ambientale e umana, che renda la perla nera Ustica centro di un nuovo dibattito” ha spiegato Enza Spadoni, una delle organizzatrici di Ustica Blue Days.

Leonardo De Cosmo

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