LA BELLEZZA SALVERA’ IL MONDO!

Sicilia: terra meravigliosa, patria di artisti, letterati, scienziati...

by Francesco Parisi
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“La bellezza salverà il mondo”, è una frase di Fedor Dostoevskij che illumina le menti e risveglia le coscienze. Oggi la cultura della bellezza è l’unico strumento che ci potrà salvare.
Siamo ancora in tempo (forse).
Chi scrive per divulgare non lo fa mai per diletto personale. Nel comunicare i segreti della natura, esprime il pluralismo di un benefattore, ma senza alcun compiacimento né pienezza di sé. Offre la sua opera al lettore con generosità, perché conosce il valore della conoscenza e vorrebbe condividerla con tutti.
Spesso lo scienziato soffre nel vedere l’incuria e il degrado, segno inequivocabile di ignoranza e mancanza di rispetto.

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Cava d'Aliga - Sampieri: "Costa di Carro"

La natura con la Sicilia è stata prodiga di regali meravigliosi, dei quali spesso non si è assolutamente consapevoli.
Portare a conoscenza del prossimo la bellezza che ci circonda e farlo con abnegazione è un servizio doveroso e ineludibile.
Quando “Sicilia e Natura” mosse i primi passi, nel giugno 2021, tutto appariva incerto, poi pian pianino il progetto ha preso piede e ha affascinato sempre più persone, coinvolgendo illustri maestri del sapere, assumendo maggiore visibilità e ricevendo ammirazione da un crescente numero di lettori.
In Sicilia ristagnano enormi sacche d’ignoranza, ma per fortuna c’è ancora tanta curiosità e desiderio di conoscere. Compito del divulgatore è promuovere la cultura facendo leva sulla curiosità.
Federico II di Svevia, Re di Sicilia disse: “Non invidio a Dio il paradiso, perché sono ben soddisfatto di vivere in Sicilia.”

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"Canale" di lava sull'Etna

Antonino Zichichi, il famoso fisico di Erice, dice che “dobbiamo ricordare che la Sicilia è terra di Archimede, non terra di mafia.”
Archimede è l’unico uomo al mondo che ha capito cose che nessun altro, nemmeno Einstein, ha capito fino al 1929.
Il viaggiatore in Sicilia coglie tutte le contraddizioni che noi siciliani esprimiamo e spesso non si raccapezza della mala gestione del bene comune in una terra che ha espresso grandi menti, illustri studiosi e letterati di fama mondiale, da Salvatore Quasimodo a Giovanni Verga, da Leonardo Sciascia a Luigi Pirandello, da Archimede a Ettore Majorana, da Renato Guttuso a Vincenzo Bellini.
Johann Wolfgang Goethe scrisse: “L’Italia senza la Sicilia non lascia nello spirito immagine alcuna. È in Sicilia che si trova la chiave di tutto.”

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Taormina: Teatro Greco

La classe dirigente spesso è responsabile degli effetti dell’abbandono, ma il divulgatore appartiene alla componente sana di questa società che si adopera con tutte le forze affinché la futura generazione sia sensibile alla Cultura, sinonimo di Civiltà, per cambiare mentalità.
Il divulgatore è un inguaribile ottimista, sa che c’è un rimedio a tutti i mali e con il tempo si convince che tutto potrà cambiare. Intravede nuovi orizzonti dove chiunque altro vede un confine e nutre la speranza che si cambi in meglio e nel più breve tempo possibile.

La proclamazione di Agrigento Capitale della Cultura 2025 potrebbe essere un’opportunità unica per un cambiamento radicale.

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Valle dei Templi ad Agrigento: Tempio dei Dioscuri

Lo sviluppo culturale è stato oggetto di profonde trasformazioni negli ultimi decenni, ma l’innovazione tecnologica ha avuto una evoluzione a doppia velocità.
A quelli della mia generazione, da ragazzi, bastava un pallone di gomma per essere felici. Mi ricordo le partitelle nella piazzetta sotto la casa di Enna (il campetto in terra battuta era riservato alle grandi occasioni), si correva dietro quella palla anche per due o tre ore di fila finché non sopraggiungevano le prime ombre della sera, e spesso, quando la palla andava “fuori”, la si inseguiva attraversando il Viale Armando Diaz alla cieca, senza guardare a destra e a sinistra (una vera e propria roulette russa), per evitare il dirupo, che le avrebbe fatto raggiungere “Papardura”, cioè l’aperta campagna disposta su un versante scosceso, come dire, la quarta dimensione.

Calanchi di Borgo Cascino LA BELLEZZA SALVERA' IL MONDO!
"Calanchi" a Borgo Cascino (EN)

Negli anni ’60 sapevamo distinguere perfettamente il necessario dal superfluo, ascoltavamo spensierati le note della canzone “Tous les garçons et les filles” di Françoise Hardy o “Pregherò” di Adriano Celentano.
Indossavamo i primi jeans e la domenica andavamo in pizzeria.
Eravamo tutti ricchi e felici. Ricchi perché eravamo poveri tutti allo stesso modo, felici perché la realtà che conoscevamo era l’unica che potessimo vivere.
Poi arrivò la televisione e con essa le automobili, Lucio Dalla e Francesco De Gregori, gli ideali giovanili e dall’alto della mia età vedo il periodo che va dal 1966 al 1982 scandito in pochissimi fotogrammi, tanti traguardi in pochissimo tempo: il liceo, l’università, il servizio militare, l’Africa, l’Arabia Saudita, il primo figlio.

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"A ncravaccata" di San Giuseppe a Scicli

Gli anni successivi scorrono uno dietro l’altro, più o meno tutti uguali, come i grani del rosario, fino ai giorni nostri, con i computer, internet, i tablet e gli smartphone. E qualche anno dopo ancora arriva “Sicilia e Natura” che mi sta facendo vivere la terza giovinezza.
Un progetto ambizioso, impegnativo, finalizzato a migliorare il rapporto tra l’uomo e l’ambiente e a trasmettere un sentimento di ammirazione e di rispetto per la Natura.
Vivrò nuovamente ansie e trepidazioni. Ancora una girandola di emozioni.
Ma è proprio questo il sale della vita; quello che aiuta a sentirmi vivo.
Vivo, utile e felice.

In copertina: Cala Marinella – Riserva dello Zingaro

Per le immagini ringraziamenti a: Girolamo Culmone, Paola Dantoni, Claudio Lombardo, Vincenzo Greco, Giuseppe Maria Amato, Carmelo Sgandurra, Nunzio Priolo, Giuseppe Miceli

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