6 Maggio 1981 – La legge istitutiva dei Parchi in Sicilia
Il 6 maggio 1981 fu promulgata la Legge Regionale n° 98 del 6 maggio 1981 “Norme per l’istituzione nella Regione Siciliana di parchi e riserve naturali “.
Il disegno di legge originario fa seguito a un coro di proteste per l’inizio dei lavori della strada provinciale Scopello – San Vito Lo Capo. Tante assemblee di cittadini, riunioni, dibattiti tra i fautori di uno sviluppo poco sostenibile e i tanti a vocazione naturalistica, si arrivò ad organizzare una “occupazione” del territorio dello Zingaro, passata alla cronaca dell’epoca come la “Marcia dello Zingaro”, il 18 maggio 1980, complice una calda giornata primaverile, una notevole mobilitazione tra studenti di scienze palermitani e diversi movimenti politici concordi con lei associazioni ambientaliste della regione. Una carovana di bus da Palermo e paesi vicini, moltissimi giovani e tanti residenti si mossero in un’atmosfera da scampagnata domenicale e percorsero il sentiero, sventolando le variopinte bandiere delle associazioni.
Anche in politica vennero presi accordi programmatici. A novembre 1980 vede la luce quindi il disegno di legge 915 il quale arricchito da interventi, integrazioni diventa una vera e propria pietra miliare per la Sicilia in tema di protezione dell’ambiente naturale. La Legge n. 98/81 viene poi modificata con la Legge n. 14/88 per diventare una vera e propria legge quadro sulle aree protette. Solo nel 1991, con la Legge n. 394 lo Stato italiano si dota di una legge quadro nazionale sulle aree protette, confermando il grande valore culturale ed anticipatore della legislazione siciliana.
E così lo Zingaro, come veniva affettuosamente definita la Riserva, fu messa al riparo da speculazioni e antropizzazioni selvagge, e con essa le oltre 70 Riserve naturali che furono istituite successivamente insieme ai parchi regionali.
Da allora la riserva naturale dello Zingaro, la cui magica costa era conosciuta solo da qualche specialista, da qualche “figlio dei fiori” e dagli abitanti dei paesi vicini è famosa in tutto il mondo, tanto da essere visitata da oltre 300.000 persone l’anno provenienti da tutto il mondo. La natura ha vinto e con essa la Sicilia che affascina il mondo intero con il teatro greco di Siracusa, il tempio di Segesta, l’antica città di Selinunte, il parco dell’Etna, il parco delle Madonie ed il parco dei Nebrodi.
La Riserva dello Zingaro deve un riconoscimento alle donne e agli uomini che si mobilitarono quaranta anni fa e che, con l’amore profuso verso quell’unicum naturalistico che tutto il mondo ci invidia, sono riusciti a dare una dimostrazione di amore oltre che di appartenenza.
La sfida di oggi è quella di far tornare le centinaia di giovani che hanno intrapreso il percorso di studi delle scienze naturali, relativo alla tutela e alla gestione di aree protette, ad occuparsi dei territori a loro più cari. Buona parte di questi giovani siciliani oggi hanno lasciato la loro terra per mettere le loro conoscenze al servizio in altre regioni.
Sarebbe più utile coniugare le competenze con l’amore per la propria terra d’origine.
Girolamo Culmone