IL LITORALE IBLEO TRA CAVA D’ALIGA A SAMPIERI
Un percorso paesaggistico e naturalistico da tutelare e preservare.
Il litorale tra Sampieri e Cava d’Aliga nel territorio del comune di Scicli è un lembo della costa iblea rimasto pressoché integro dall’abusivismo edilizio deturpante che invece caratterizza molte altre coste siciliane. In questo tratto di costa, estrema propaggine del tavolato ibleo, il susseguirsi di scogliere a picco sul mare, di calette e anfratti, di una piccola spiaggia sabbiosa cordonata da dune modellate dal vento di ponente, rende questo luogo suggestivo e di notevole interesse paesaggistico, meritevole di doverosa conservazione. Alla bellezza del paesaggio, aperto sul mare azzurro immortalato dall’opera pittorica del maestro Piero Guccione, si associa la ricchezza della variegata flora spontanea che qui cresce, rigogliosa, vero e proprio giardino botanico marittimo, con presenze significative della flora marittima mediterranea. Tutte le principali essenze botaniche vi sono rappresentate e vi crescono in sinergia fra di loro nei vari habitat naturali presenti che spaziano dalla falesia rocciosa alta e a picco sul mare, alla duna mobile, alla spiaggia ciotolosa. Il vento che qui soffia prevalentemente dal mare, carico di salsedine, nutre le piante marittime, plasma e modella le dune e i cespugli delle varie essenze presenti in gran quantità. Su tutte però prevale una distesa di palme nane che ricordiamo essere l’unica palma spontanea d’Europa. Nel susseguirsi delle stagioni questo tratto costiero è un continuo divenire di colori e odori, una sovrapposizione sinergica di vita, forme e colori che solo la natura lasciata a sé stessa sa comporre in modo così armonioso.
Il futuro e il destino di questo lembo di costa, dove la natura tenta ancora di manifestarsi nella sua integrità originale, purtroppo sta dipendendo da scelte di fruizione e di utilizzo che non lasciano alcun margine alla sua naturale conservazione.
Per quest’area la pianificazione territoriale, dettagliata nel Piano Paesaggistico Provinciale, non ha considerato una specifica forma di tutela e preservazione, salvo una generica tutela imposta dalla Sovrintendenza ai BB.CC.AA. Di fatto l’area non è adeguatamente preservata nel suo pregio naturalistico ed è esposta a possibili scelte di interesse economico non compatibili con la conservazione della sua naturalità.
Il luogo non è sconosciuto anzi è apprezzato da molti che lo percorrono o singolarmente o in gruppi organizzati, godendone della bellezza, chi a piedi per trekking, chi con cavalli, chi con biciclette, chi purtroppo con motocross godendo dell’asperità del percorso. C’è di fatto una fruizione costante e frequente, ma molti non sono coscienti del valore della natura che calpestano lasciando segni evidenti del loro passaggio. Un sentiero, raggiungibile da alcuni cancelli posti in prossimità della strada provinciale litoranea, corre parallelamente al tratto costiero e consente di attraversare tutta l’area naturale.
Purtroppo non è presente alcuna segnaletica che indichi delle norme minime di comportamento verso la natura presente. Questo tratto di costa rappresentativo dell’habitat naturale del litorale ibleo necessita una specifica tutela amministrativa può essere data da una formale dichiarazione di area SIC /ZPS (Sito di importanza Comunitaria/Zona a Protezione Speciale).
L’area ha i requisiti di naturalità e di bene paesaggistico necessari a giustificare la richiesta d’istituzione di una riserva finalizzata a tutelare la conservazione dell’habitat della flora marittima mediterranea della costa iblea, da inserire nell’elenco delle “Riserve Orientate “della Regione Siciliana.