IN SICILIA L’EROSIONE CANCELLA IL 50% DELLE SPIAGGE

Da Agrigento a Messina, fino a Trapani e alla provincia di Palermo: ecco la mappa delle zone a rischio erosione

by Giada Lo Porto
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Su 1.623 chilometri di costa in Sicilia oltre 800 sono a rischio erosione. «Le spiagge stanno scomparendo», lanciano l’allarme Legambiente, Mareamico, e gli esperti dell’Osservatorio sull’erosione delle spiagge. Mentre si dibatte di rinnovo delle concessioni balneari, l’ormai fragile sistema costiero si sta inabissando e i lungomari continuano a essere inghiottiti dalle mareggiate.

A Eraclea Minoa l’erosione ha quasi cancellato la spiaggia e danneggiato un chiosco che lì aveva ottenuto la concessione balneare. In questo tratto di costa, tra l’altro, si era provato a contenere il fenomeno che prosegue da anni ed è ormai irreversibile. A causa dell’erosione marina e del dissesto idrogeologico sta scomparendo anche la collina del Caos a poche centinaia di metri dalla casa natale di Luigi Pirandello. Arretra a una velocità di due metri l’anno.

Foto 1 - Spiaggia di Eraclea Minoa

A Trapani ed Erice negli anni Sessanta la Regione ha costruito interi quartieri popolari sul sistema dunale della spiaggia San Giuliano, che dalla battigia si estendeva per centinaia di metri verso l’interno. Si è costruita una strada provinciale e altri edifici pubblici, tra cui l’università, interrompendo irreversibilmente il gioco di vento e maree che garantiva la ricarica di sabbia della spiaggia. Oggi i dati parlano di un arretramento di circa sette metri di spiaggia negli ultimi venti anni.

Foto 2 - Sant'Agata Militello (ME)

Nel Messinese l’erosione sta divorando la spiaggia di Sant’Agata di Militello e quella di Gioiosa Marea. La situazione determinatasi al confine tra i territori di Capo D’Orlando e Torrenova è emblematica: qui la linea di costa è arretrata di 110 metri dal 1970 a oggi. «L’erosione ha delle cause precise e dipende dallo squilibrio che si determina tra gli apporti che provengono dai sedimenti e dall’asportazione di questi sedimenti per effetto delle mareggiate – interviene Salvatore Granata, responsabile dell’Osservatorio sull’erosione delle spiagge – Questi squilibri sono dovuti principalmente all’urbanizzazione costiera: si sono invase le spiagge, si sono distrutte le dune che smorzavano la forza dell’onda. L’uomo ha una gran parte di colpa per ciò che oggi sta avvenendo in Sicilia, si sono costruite case a volte anche abusive oppure opere realizzate dalla pubblica amministrazione. In alcuni casi anche i porti hanno avuto un impatto devastante».  

Foto 3 - Capo Calavà (ME) 1979 - 2023

Alle Eolie non c’è più la spiaggia di Pollara resa celebre da “Il Postino” di Massimo Troisi. Ne è rimasto un pezzetto. L’amministrazione comunale tempo fa ha chiesto l’aiuto della Regione che ha dato il via libera per presentare un progetto. Ci vorranno anni. A rischio anche i litorali di Canneto, Acquedolci e il lungomare di Filicudi che non ha più protezione.

Foto 4 - Capo d'Orlando 1995 - 2023

In provincia di Palermo clamoroso è il caso di Trabia, in località San Nicola, dove le decine di villette realizzate sulla spiaggia, hanno irrigidito la linea di costa, aumentando esponenzialmente il fenomeno erosivo col risultato che ormai le abitazioni sono a pochissimi metri dalla battigia. Secondo gli esperti la Regione non è mai stata in grado di intervenire sulla causa «si è intervenuto sull’effetto – prosegue Granata – Così attorno alla difesa del litorale si moltiplicano incarichi progettuali e appalti che assorbono enormi risorse finanziarie. Spesso questi interventi non servono a nulla, in gran parte dei casi contribuiscono a peggiorare la situazione».

In copertina: Stabilimento balneare sulla spiaggia di Eraclea Minoa

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